| il Battistero degli Ariani, dal 1996 Patrimonio dell'Umanità dell’ Unesco | |
Nel VI secolo Teodorico, di culto ariano, decise di far convivere pacificamente i Goti di culto ariano e i latini di culto ortodosso (dove il termine "ortodosso" si riferisce ai seguaci della dottrina canonica riconosciuta dalla Chiesa e dall'Impero romano d'Oriente), mantenendo le due popolazioni separate, il che comportò la distinzione dei rispettivi quartieri e la costruzione dei rispettivi edifici di culto in città. |
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| il Battistero Neoniano o degli Ortodossi, dal 1996 Patrimonio dell'Umanità dell’ Unesco | | Il Battistero Neoniano, detto anche degli Ortodossi, è un battistero presente a Ravenna risalente al V secolo e prende il nome dal vescovo Neone che ne ha fatto proseguire la costruzione dopo il suo predecessore Orso. L'appellativo degli ortodossi va invece inteso secondo il significato dell'epoca, che intendeva i cristiani della "retta" dottrina in contrapposizione all'eresia ariana. |
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| il Mausoleo di Teoderico dal 1996 Patrimonio dell'Umanità dell’ Unesco | | Il Mausoleo di Teodorico, a Ravenna, è la più celebre costruzione funeraria degli Ostrogoti. Fu costruito verso il 520 da Teodorico il Grande come sua futura tomba, in pietra d'Istria.
Il monumento fu edificato in una zona disabitata, presso la necropoli riservata ai Goti.
In epoca bizantina fu utilizzato come chiesa dedicata alla Madonna con il nome di "Santa Maria ad Farum", per la vicinanza di un porto dotato di faro. |
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la Basilica di Sant'Apollinare in Classe, dal 1996 Patrimonio dell'Umanità dell’ Unesco
La basilica di Sant'Apollinare in Classe è una basilica situata a circa 5 chilometri dal centro di Ravenna. È stata costruita nella prima metà del VI secolo; fu consacrata nel 549 dal primo arcivescovo Massimiano ed è stata dedicata a sant'Apollinare, il primo vescovo di Ravenna[1].
La Madonna in trono con il Bambino raffigurata al proprio interno è la più antica immagine monumentale della Vergine, giunta fino a noi, e costituì il prototipo delle innumerevoli raffigurazioni della Vergine in Maestà, diffuse nell'arte bizantina e medievale. | |
Sant'Apollinare in Classe | Sant'Apollinare in Classe |
| La Basilica di Sant'Apollinare Nuovo dal 1996 Patrimonio dell'Umanità dell’ Unesco
La basilica assunse il suo nome attuale solo intorno al IX secolo dopo che vi furono portate le reliquie di sant'Apollinare, primo vescovo di Ravenna, dall'omonima basilica di Classe per sottrarle al pericolo delle scorrerie dei pirati[2].
Nata come luogo di culto ariano, nel VI secolo fu consacrata a San Martino di Tours. Dal IX secolo la basilica porta il nome attuale. L'appellativo di "Nuovo" le è stato dato per distinguerla da un'altra chiesa cittadina più antica, chiamata Sant'Apollinare in Veclo. |
| la Cappella Arcivescovile dal 1996 Patrimonio dell'Umanità dell’ Unesco | | Unico monumento di natura ortodossa ad essere stato costruito durante il regno di Teodorico, la Cappella Arcivescovile, con una pianta a forma di croce, dotata di un vestibolo completamente marmoreo nella parte inferiore e ricco di mosaici di straordinaria unicità in quella superiore. E’ l'antico oratorio dell'Episcopio ravennate, voluta dal Vescovo Pietro II e dedicata a San Pietro Crisologo, arcivescovo di Ravenna dal 433 al 450. La cappella fu allestita nel 495. |
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Dante Alighieri
Forse non tutti sanno che....nel fondo di Via Dante a Ravenna sorge la Tomba del Sommo Poeta, Dante Alighieri, morto a Ravenna la notte fra il 13 ed il 14 settembre del 1321. La piccola costruzione, in stile neoclassico, fu eretta nel 1780 dall'architetto Camillo Morigia per volere del Cardinale Legato Luigi Valenti Gonzaga, il cui stemma sormonta la porta d'ingresso.
Sulla parete di fondo dell'interno, tutto rivestito di marmi, c'è l'arca sepolcrale che racchiude le ossa di Dante, sulla cui fronte è inciso l'epitaffio latino dettato da Bernardo Canaccio nel 1327. |
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